What remains to witness the death of Stephen Cucchi, a young 31 year old arrested Oct. 15 for possession of twenty grams of drugs and died seven days later in hospital bed Pertini, the photos are spread by the family ritraggono il cadavere del giovane. Immagini a dir poco agghiaccianti nel quale appare un corpo esile senza vita, di appena 37 chilogrammi, (quando è entrato pesava 43 ndr), martoriato dalle botte.
C'è poco da commentare perchè le foto parlano da sole. Altro che caduta dalle scale. Il referto medico redatto nel reparto penitenziario del Pertini di Roma parla di "presunta morte naturale", ma è chiaro che qualcosa non quadra. Come non quadra il fatto che ai genitori di Stefano, i quali chiedono verità e giustizia, sia stata negata la possibilità di visitare il loro figlio all'ospedale Pertini per un cavillo burocratico.
A dire il vero l'autorizzazione è arrivata , ma Stefano si era già "spento" nel suo letto d'ospedale, così è stato riferito ai familiari. Coincidenza? Non proprio. Come ha più volte ripetuto Angiolo Marroni , garante dei diritti dei detenuti del Lazio, "impedire ai genitori di far visita al figlio moribondo è un reato di una gravità estrema. Reato di occulatmento".
Chissà cosa avrebbe potuto raccontare la voce di Stefano su questa tragica storia che ha molte analogie alla vicenda di Federico Aldrovandi morto a Ferrara nel 2005 dopo una collutazione con alcuni poliziotti.
La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio preterintenzionale nel tentativo di ricostruire quanto è accaduto a Stefano Cucchi. Only then could shed light on the silences and the responsibilities of those who had custody of the young and give a face and name to those who have launched deadly blows that have left an indelible mark on the body of Cucchi.
This morning the Minister of Defense Ignazio La Russa interviewed on Radio Radical, has agreed that it is necessary to clarify the incident, even if this burden is not the duty of his ministry. But then he put his hands forward expressing an absolute certainty on the correct behavior by the Carabinieri. On what basis has been able to express this opinion is not given to know, since there is an investigation underway that will determine the causes and responsibilities. Among other things
Beneduci Leo, secretary general of the union of Osapp prison service has ensured that "Stephen would come directly from court in Regina Coeli already in that condition, and accompanied by a medical certificate which authorized the detention, as is usually done in these cases. "
Meanwhile, the reactions of outrage at the incident Stefano Cucchi have multiplied.a tough response from the lawyers Criminal Chamber of Rome, which have no half measures in a statement: "It can not 'be allowed, simply can not happen, that Stephen was able to suffer a horrible end so while he was under police protection before the court that he arrested, then the prosecutor, the judge, then again in the direction of Regina Coeli prison and its staff and physicians and, Finally, the hospital. We are outraged. "
" President Napolitano, the photos released yesterday by the family of Stephen Cucchi bravely deserve truth and justice. A democratic country can not tolerate that a young person can die in prison for simple possession of twenty grams of drugs and so barbaric and savage. A civilized country can not afford yet another case of 'suspension' of democracy. We ask for a Suo autorevole intervento al fine di fare piena luce su una vicenda che ha scosso tutti gli italiani, giovani in primis”. E’ quanto affermano in un comunicato i Giovani Comunisti (PRC) e FGCI(PdCI) che da oggi pomeriggio, insieme all' Unione degli Studenti , dalle ore 15 sono sotto Palazzo Chigi , sede del Governo, per un sit-in spontaneo di protesta, in un appello inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano .
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